Il creditore è il titolare del credito, cioè il soggetto attivo (persona fisica o giuridica) del rapporto obbligatorio (v. Obbligazione): si trova in una posizione di preminenza rispetto al debitore (v. Debitore), dal quale ha il diritto di esigere la prestazione.

 

Il creditore di norma, oltre che il destinatario della prestazione, è anche il titolare dell’interesse a riceverla, salvo che questo interesse appartenga in via eccezionale ad un soggetto differente.

Il creditore di solito è individuato fin dal nascere dell’obbligazione.

 

Se così non fosse nel rapporto obbligatorio devono essere presenti gli elementi necessari per poterlo individuare, come ad esempio può avvenire nelle obbligazioni che nascono da titoli di credito, se al portatore, o da promessa al pubblico.

 

I titolari del diritto ad ottenere l’adempimento specifico o l’equivalente pecuniario della prestazione possono anche essere una pluralità di soggetti, come ad esempio avviene nelle obbligazioni in solido dal lato attivo, nelle quali ognuno dei creditori ha il diritto di chiedere l’adempimento dell’obbligazione per intero.

In tal caso l’effetto è quello di liberare il debitore nei confronti di tutti i creditori.

 

I creditori hanno pari diritto di soddisfarsi sui beni del debitore, fatte salve le cause legittime di prelazione (v. Par condicio creditorum).

 

Si distinguono creditori privilegiati e chirografari, a seconda dell’esistenza o meno di cause legittime di prelazione (v. Cause legittime di prelazione).